di David Schwartzman


 

Riconosciamo innanzitutto il contributo positivo dei principali fautori della decrescita come Kallis (2019a, 2019b) e Hickel (2020); per i lavori precedenti si vedano le citazioni in Schwartzman (2012). Essi promuovono un ripensamento della crescita economica sotto il capitalismo, criticando la sua misura, il PNL (Prodotto Nazionale Lordo)/ PIL (Prodotto Interno Lordo), ed evidenziando l’uso non sostenibile delle risorse naturali da parte del capitalismo, in particolare i combustibili fossili nella produzione di materie prime per la generazione di profitto, senza riguardo al loro impatto sulla salute delle persone e sull’ambiente. Tutto questo dovrebbe essere benvenuto, in particolare dagli ecosocialisti.

Sottolineo le eccellenti critiche eocosocialiste alla decrescita di Lowy (2020) e Molyneux (2020).

Per aggiungere e approfondire queste critiche al discorso della decrescita, ecco quindi il mio pensiero. In primo luogo, sostengo che i suoi sostenitori comunemente non riescono a scindere gli aspetti qualitativi della crescita economica, mettendo tutto in una cesta; vale a dire, sostenibile/indirizzato ai bisogni essenziali dell’uomo e della natura contro insostenibile, lasciando la maggior parte dell’umanità in condizioni di povertà o peggio. Un Global Green New Deal sempre più influenzata da un’agenda ecosocialista comporterà una crescita economica sostenibile, la creazione di un’infrastruttura di energia eolica/solare in sostituzione dei combustibili fossili, il ripristino degli ecosistemi naturali, le agro-ecologie, le infrastrutture verdi, ecc.

Non riescono a riconoscere la differenza fondamentale tra la cattura ad alta efficienza del flusso solare per generare energia eolica/solare e l’ approvvigionamento energetico da combustibili fossili a causa della loro mancanza di comprensione della termodinamica, in particolare del concetto di entropia, che per l’impulso della fallace cosiddetta 4 legge di Georgescu-Roegen’s confonde sistemi aperti e chiusi rispetto all’energia e ai trasferimenti di massa; la superficie della Terra non è chiusa ma aperta all’energia che entra ed esce.

Non riescono a riconoscere che un sufficiente approvvigionamento globale di energia solare/eolica, superiore all’attuale livello di consumo globale, può eliminare la povertà energetica aumentando l’aspettativa di vita globale al livello più alto del mondo, creando al contempo la capacità di mitigazione e adattamento climatico. Inoltre, questo approvvigionamento di energia rinnovabile può facilitare la fine virtuale dell’estrazione mineraria attraverso il riciclaggio e l’ecologia industriale. Pertanto, la qualità e la quantità dell’approvvigionamento energetico globale alla civiltà è fondamentale per le considerazioni sull’insostenibilità del capitalismo fossile e per una transizione ecosocialista post-capitalista.

E, come per esempio Kallis (2019a, 2019b) e Hickel (2020), sostengono una riduzione globale del consumo di energia che è una prescrizione per il suicidio di massa per la maggior parte dell’umanità, perché la condannerebbe a uno stato di povertà energetica ancora peggiore di quello attuale, impedirebbe la creazione dell’energia eolica/solare necessaria per l’adattamento e la mitigazione del clima e rendendo impossibile raggiungere l’obiettivo 1,5 gradi centigradi del riscaldamento globale, aumentando così il potenziale di catastrofe climatica con orrori peggiori di quelli a cui assistiamo ora.

Essi infine sostengono l’obiettivo di una qualità di vita “soddisfacente” per la maggior parte dell’umanità che vive nel Sud del mondo, in contrasto con uno standard più elevato per molti nel Nord del mondo, invece di pretendere e tracciare un percorso verso la più alta aspettativa e qualità di vita raggiungibili allo stato della scienza per tutti i bambini nella loro vita.

Riassumendo, comunemente non riconoscono che sono necessari cambiamenti radicali sia nell’economia politica che in quella fisica in una transizione ecosocialista dal capitalismo.

Per ulteriore documentazione e approfondimento si vedano Schwartzman e Engel-Di Mauro (2019), Schwartzman e Schwartzman (2019) e Schwartzman (2020).

 

Bibliografia

Hickel, J. 2020. “A response to Pollin and Chomsky: We need a Green New Deal without growth.”https://www.jasonhickel.org/blog/2020/10/19/we-need-a-green-new-deal-without-growth.

Kallis, Giorgos. 2019a. “Socialism Without Growth.” Capitalism Nature Socialism 30 (3): 188–206.

Kallis, Giorgos. 2019b. “Capitalism, Socialism, Degrowth: A Rejoinder.” Capitalism Nature Socialism 30 (3): 266–272.

Lowy, M. 2020. “Ecosocialism and/or Degrowth?”Climate & Capitalism,

Molyneux, J. 2020. “Growth and De-growth- What should ecosocialists say?” http://www.globalecosocialistnetwork.net/2020/12/16/growth-and-de-growth-what-should-ecosocialists-say/.

Schwartzman, D. 2012.“A Critique of Degrowth and its Politics.”Capitalism Nature Socialism, 23:1, 119-125.

Schwartzman, D. 2020. The Global Solar Commons, the Future that is Still Possible: A Guide for 21st Century Activists. Solartutopia.org Press, Free download at: https://www.theearthisnotforsale.org/solarcommons.pdf.

Schwartzman, D., Engel-Di Mauro, S.  2019. “A Response to Giorgios Kallis’ Notions of Socialism and Growth.” Capitalism Nature Socialism, 30:3, 40-51.

Schwartzman, P., Schwartzman, D. 2019. The Earth is Not for Sale: A Path Out of FossilCapitalism to the Other World That is Still Possible. Singapore: World Scientific.

David Schwartzman, December 17, 2020

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *