Elemento dirimente per garantire una corretta e sostenibile gestione dei territori, la salubrità dell’ambiente e la tutela delle comunità insediate è l’esistenza di strumenti di partecipazione popolare e di inclusione della cittadinanza nei processi decisionali.
Da questo punto di vista, all’insufficienza degli strumenti esistenti si unisce la tendenza a un progressivo accentramento dei processi decisionali e di depotenziamento degli enti di prossimità, erodendo la possibilità di garantire alle comunità reale incidenza nelle scelte che riguardano il proprio destino.
Ciò riduce pericolosamente lo spazio democratico favorendo un modello di delega incapace di rispondere alle istanze partecipative. Accanto a ciò, la prassi di governo continua a individuare nel ricorso a stato d’emergenza e a decretazione d’urgenza ulteriori strumenti per imporre dall’alto decisioni spesso invise alla cittadinanza.
La tutela dei seguenti principi costituisce elemento dirimente per garantire una corretta e sostenibile gestione dei territori e la salubrità dell’ambiente da parte delle comunità:
- Il valore esistenziale di ciascun essere vivente dovrebbe avere la precedenza sul valore di utilità: non bisogna distruggere gli ecosistemi naturali perché la loro esistenza ha un valore in sé e non solo perché può danneggiare l’interesse futuro degli esseri umani. La diversità e non l’identicità è la legge della natura;
- E’ necessario coniugare lo sviluppo economico e l’innovazione tecnologica con il rispetto dell’ambiente e dei rapporti umani.
- Va favorita la partecipazione attiva, diretta, popolare e democratica dell’intera comunità nei processi decisionali che la riguardano a qualsiasi livello, riducendo il modello della delega e favorendo le pratiche di autogestione collettiva.
Per rispondere alla richiesta di democrazia e rispetto dei beni comuni delle comunità è necessario:
- Istituire e implementare strumenti partecipativi, soprattutto a livello locale, in merito alle politiche ambientali, garantendo la capillare partecipazione della comunità e degli stakeholders sociali attraverso la previsione di strumenti deliberativi e non meramente consultivi, avviando la costruzione di Assemblee o Forum dei territori e dei centri produttivi con potere decisionale e di veto sulle politiche di interesse comunitario e con ricadute ambientali nei territori. Rafforzare la funzione di garanzia di tutela ambientale e protezione delle comunità insediate, potenziando il ruolo degli enti di prossimità nei processi decisionali.
- Privilegiare il diritto universale e strutturale al soddisfacimento delle necessità primarie (cibo, vestiario, casa, istruzione, trasporti sanità) attraverso l’erogazione di un reddito universale e servizi di base garantiti a prescindere da età, sesso, orientamento sessuale, religione, razza, origine etnica, cittadinanza.
- Garantire il diritto universale e gratuito all’educazione continua, alla salute, alla cultura, alla partecipazione alla vita sociale;
- Garantire il diritto universale alla mobilità ecosostenibile e per tutelare la salute di tutti nelle aree urbane e ad alto insediamento industriale al fine di ridurre le concentrazioni di inquinamento atmosferico e tutte le patologie ad esso correlate;
- Garantire il diritto universale all’abitare, come diritto economico, sociale e culturale ad un adeguato alloggio e riparo, anche in funzione delle mutate condizioni climatiche (profughi climatici interni ed esterni);
- Garantire il diritto all’accesso sanitario universale, implementando nuovi servizi di prossimità territoriale, nuove strutture ambulatoriali e di degenza, anche per rispondere ai maggiori danni provocati dalle crisi ambientali (vedi pandemie e condizioni meteo estreme);
- Promuovere lo sviluppo del modello cooperativo e di ogni forma di economia collaborativa di comunità (es. economia del dono e del riuso) per lo sviluppo dell’economia locale tutelando la massima espressione delle potenzialità personali a livello individuale e collettivo nel rispetto di tutte le specie viventi;
- Utilizzare attivamente il sistema fiscale per promuovere la migliore utilizzazione delle risorse per la tutela dei beni comuni nell’ottica della sostenibilità e solidarietà facendo ricorso a forme progressive di imposizione fiscale sul patrimonio, sui redditi e sui consumi;
- E’ necessario rafforzare la funzione sociale delle donne attraverso il superamento di modelli discriminatori che le associano direttamente all’ambito dell’istinto alla cura, della corporeità, delle emozioni. Passando anche attraverso l’acquisizione dell’indipendenza economica, del diritto all’autodeterminazione e alla protezione tra le mura domestiche, attraverso il superamento della contraddizione tra produzione e riproduzione sociale. Bisogna superare le disuguaglianze tra generi e minoranze lgbt+, di colore, nazionali, etniche, disabili;
- Prevedere un rinnovato percorso costituzionale a garanzia di tutti i suddetti diritti.